

NAVIGA FACILE - TOCCA QUI | ![]() |
NAVIGA FACILE - TOCCA QUI | ![]() |
Denominazione: Cesanese del Piglio DOCG - Azienda: Terre Antiche - Nome: Rubino
Formato: 0,75L
Alcol: 13,5% vol.
Regione: Lazio - Centro Italia
Filosofia produttiva: vino biodinamico
Età della vigna: 25/30 anni
Metodo di allevamento: spalliera a guyot
Suolo: argilloso calcareo
Periodo di vendemmia: fine settembre
Produzione: 45/50 q.li /ha
Lavorazione delle uve: diraspatura in anfora
Fermentazione: spontanea in anfora, macerazione per 10/15 giorni
Affinamento: anfora/castagno/acciaio
Imbottigliamento: la primavera successiva alla vendemmia, nessuna filtrazione o chiarifica
Affinamento in bottiglia: 6 mesi
Solforosa: max 30/40mg. per lt.
Cesanese del Piglio DOCG "Rubino". Il Cesanese del Piglio è una tipologia di vino DOCG a bacca rossa prodotta nei comuni di Piglio, Serrone, Acuto, Anagni e Paliano, tutti in provincia di Frosinone. Il cuore enologico di questo angolo incantato di terra è Piglio, paese antichissimo il cui nome sembrerebbe derivare dal pileum, un elmo di origine romana. Qui le vigne sono coltivate da sempre, in perfetta armonia con una millenaria cultura contadina e con una natura rigogliosa e prepotente.
Di colore rosso rubino che col tempo tende al granato;
Al naso presenta un profumo gradevole e intenso, ampio, con note floreali e fruttate
Al palato è secco, avvolgente, ricco, giustamente tannico, con finale lungo e piacevolmente amarognolo.
Le vigne dell’azienda agricola vitivinicola Terre Antiche di Anagni sono distribuite tra i comuni di Piglio e quello di Anagni, ad un’altezza di circa 300 metri sul Livello del Mare. Si trovano ai piedi dei Monti Ernici, in un ambiente naturale quasi incontaminato. La storia nasce da un sogno comune, condiviso da Ambrogio, Tonino e Michele; tre amici con un pensiero fisso: quello di racchiudere in una bottiglia di vino Terre Antiche un mondo nobile e antico. Un mondo dove Uomo e Natura potessero continuare a convivere nel rispetto reciproco, come in queste terre hanno fatto per millenni. Non la forma di prodotto qualsiasi, quindi, ma un’eccellenza enologica e biodinamica di altissima qualità, capace di esprimere un’intera filosofia culturale e territoriale.
La coltivazione biodinamica è stata scelta fin dall’inizio come metodo agronomico di riferimento, con l’obiettivo di delineare nei vini i tratti distintivi della qualità. Il suolo è un ecosistema dove convivono migliaia di diversi microrganismi, tutti implicati nel mantenimento della struttura biologica e nella conservazione della sostanza organica e dell’humus. Questa vitalità è il segreto stesso della qualità. La vite cresce nel miglior luogo possibile e di conseguenza si esprime al suo massimo, accumulando negli acini tutte le componenti che ritroveremo poi nel bicchiere. Per ottenere questo, l'azienda lavora con i preparati biodinamici di Carlo Noro e si avvale dell’esperienza dell'enologo Michele Lorenzetti. I preparati, attraverso il loro corretto utilizzo, assicurano il mantenimento dell’organizzazione vitale del suolo e rappresentano la base del percorso qualitativo. L’uva che nasce attraverso questa armoniosa relazione tra suolo e pianta avrà tutto quello che serve per fermentare correttamente e in maniera spontanea. In questo modo, quindi, i vini non necessiteranno di nessun additivo, al netto di bassissime quantità di zolfo che sono immesse qualche settimana prima dell’imbottigliamento.
La Denominazione di Origine Controllata e Garantita Cesanese del Piglio, o Piglio DOCG, include tutto il territorio comunale di Piglio (FR) e Serrone e parte del territorio di Acuto, Anagni e Paliano ed è riservata ai vini prodotti da uve dei vitigni Cesanese di Affile e/o Cesanese comune 90% minimo oltre a vitigni complementari per non più del 10%. La zona di produzione della denominazione di origine Cesanese del Piglio DOCG comprende territori di alta e media collina.
Sono tre le tipologie di vino rosso previste dal disciplinare: il base, il superiore con gradazione alcolica minima di 13° e la riserva che trae origine dalla superiore ma con un invecchiamento non inferiore a 20 mesi e un titolo alcolometrico minimo di 14°.
A oggi nessun commento.