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Denominazione: Montefalco Bianco DOC - Produttore: Omero Moretti - Nome in etichetta: Montefalco Bianco
Regione: Umbria
Formato: 0,75Lt
Titolo alcolometrico: 12,5%
Vino Biologico Certificato. Dal 1992 tutti i nostri prodotti sono certificati biologici.
Tipologia: Bianco.
Uvaggio: 100% Spoletino
Vigneto: Doppio cordone speronato di 15 anni.
Densità d’impianto: 6.000 piante Ha. Resa per ettaro: 80 q (60 hl/Ha).
Tipo di suolo: Argilloso e calcare. Esposizione a sud.
Vendemmia: Manuale a metà Ottobre.
Produzione: Le uve vengono pressate in maniera soffice, poi il mosto subisce la chiarifica statica. Successivamente viene fermentato in serbatoi d'acciaio ad una temperatura controllata di 20°C. Decantazione naturale di tre mesi in acciaio.
Solfiti totali: 50 mg/lt.
Potenziale di invecchiamento: 5 anni.
Montefalco Bianco Doc da vitigno Spoletino (Trebbiano Spoletino) con uve pressate in maniera soffice, poi chiarifica statica. Fermentato in serbatoi d’acciaio ad una temperatura controllata di 20°C e decantazione naturale di tre mesi in acciaio per un vino di grande eleganza olfattiva.
Eleganza olfattiva con sentori di frutta a polpa gialla, fiori di mandorlo. Bella tensione verso note di nocciola. In bocca ampiezza e consistenza avvolgente. Lungo finale che si ravviva grazie alla acidità dello Spoletino (Trebbiano Spoletino).
Ottimo con il pesce alla griglia. Delizioso come aperitivo, vi consigliamo la Panzanella umbra.
Temperatura di servizio: 10-12°C
L’ Azienda Agraria Moretti Omero produce vini e olio extra vergine d’oliva biologici. L’azienda è stata fondata da Omero Moretti e nel 1992 ha ottenuto la certificazione biologica.
Giuseppe – il padre di Omero- vendeva vino sfuso finché Omero non decise di imbottigliare “MONTEFALCO SAGRANTINO DOCG”.
La produzione dei vini biologici è una sfida iniziata da Omero e ora sua figlia Giusi con passione lavora in cantina.
La parola chiave è artigianalità: la famiglia segue personalmente ogni fase della produzione, amando e mettendo in risalto la varietà autoctone come Sagrantino e Trebbiano Spoletino.
Quali sono le difficoltà nel vinificare uve con il metodo dell’agricoltura biologica? “Nella nostra cantina prevale un atteggiamento poco invasivo nei confronti del vino: un atteggiamento low-invasive perché high-tecnology.
Sfruttiamo il meglio tutto ciò che la tecnologia può offrirci: per la fermentazione del Sagrantino abbiamo coinvolto l’Università degli studi di Perugia e abbiamo selezionato con loro i lieviti autoctoni dalle nostre uva. Questo ci ha portato a evidenziare le caratteristiche olfattive proprie del vitigno: i piccoli frutti a bacca rossa sono molto spiccati specialmente nelle annate con una maturazione lenta.
Per la prossima vendemmia attiveremo un’ulteriore collaborazione per selezionare i lieviti del Trebbiano Spoletino, un vitigno autoctono di grande acidità. I dettami dell’ agricoltura biologica concedono l’utilizzo di colla di pesce, caseina e albumina, ma noi le evitiamo.
Tanto da aver già ottenuto la certificazione vegan per il nostro vino rosso IGT. Rispettiamo la vocazione che ogni tipologia di uva esprime, e ogni giorno lavoriamo per esaltare l’identità del singolo vigneto”.