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N.B. Vino rosso proveniente da agricoltura sostenibile in conversione biologica
Denominazione: Lazio IGT - Produttore: Palazzo Prossedi - Nome: Nero della Corte
Formato: 0,75L
Alcol: 14% vol.
Regione: Lazio - Centro Italia
Vitigno: Barbera 100%
Suolo: Terreno roccioso stratificato, con fondo calcareo sovrastato da banchi argillosi e con presenza di sedimenti marini
Sistema di allevamento: cordone speronato
Ceppi per ettaro: 4000
Raccolta: Raccolta manuale delle uve
Trattamenti delle vigne: Composti biodinamici, zolfo e rame
Vinificazione: Dopo la pigiatura e diraspatura delle uve, inizia la fermentazione a temperature comprese tra 28°C e 30°C. Il processo di macerazione in vasche di acciaio si protrae per 30 giorni con follature manuali e rimontaggi giornalieri.
Maturazione: A marzo–aprile il vino nuovo è trasferito in barrique di rovere di primo e secondo passaggio, dove matura per 12 mesi. Successivamente avviene l’assemblaggio e la messa in bottiglia, nella quale il vino affinerà almeno 6 mesi prima della commercializzazione
Da uve 100% Barbera provenienti dalla selezione massale del vigneto storico Sterparo e piantate nel 2004 nel vigneto del Colle della Corte. Questi sei ettari di vigna, sottostanti il borgo di Prossedi e situati nella valle del fiume Amaseno, sono circondati dai monti Lepini e a 15 km dal mare. Prima annata di produzione 2015
Palazzo Prossedi fu costruito nel 1100 nel borgo di Prossedi, in provincia di Latina, a cavallo della collina che si affaccia sulla valle dell'Amaseno.
Nel 1125 il paese venne dato alle fiamme dalle truppe di papa Onorio II. Ricostruito dopo l’incendio, Palazzo Prossedi subì nel tempo diversi passaggi di proprietà: dai Chigi ai Massimo, dai Gabrielli agli Altieri e infine, nel 1758, nuovamente rivenduto dagli Altieri ad Angelo Gabrielli, il cui discendente, Placido Gabrielli, sposato alla cugina Augusta Bonaparte, fu il quarto e ultimo dei principi di Prossedi.
Alla loro morte nei primi del ‘900 il Palazzo passò ad Alberto del Gallo di Roccagiovine, mio bisnonno, a sua volta cugino di Placido e Augusta, tutti nipoti di Luciano, fratello di Napoleone.
Le prime vigne nei colli sottostanti al paese, nella valle dell’Amaseno, sono state piantate dai Gabrielli alla fine del ‘700.
Dal 1999 al 2007 ho prodotto un unico vino rosso che ho chiamato inizialmente Persei, dall’antico nome del paese, ma che in seguito ho preferito chiamare Sterparo.
Nel 2004 ho ampliato la produzione piantando una nuova vigna con Montepulciano, Barbera, Merlot nella zona del Colle della Corte, da cui prende il nome il mio secondo vino.
La vigna si trova nella valle dei colli del fiume Amaseno detta anche Valle del Vento, poiché vi è un vento costante che vien dal mare giù dalla valle sino in paese.
Da sempre a Prossedi si produce anche dell‘ottimo vino alla mescita - detto “lu vino digliu marchese” - per tutti gli abitanti dei paesi limitrofi ed è per me un piacere continuare questa tradizione. Nel 2017, con la consulenza di Caterina Mazzocolin e dell'enologo Dario Puccini, ho dato avvio al rinnovamento del marchio e della cantina.
Come nuovo logo dell’azienda ho scelto il blasone dei Principi Gabrielli, sia perché è la famiglia che ha avuto in gestione le tenute di Palazzo Prossedi più a lungo - 300 anni - sia perché le prime vigne nella valle dell’Amaseno sono state piantate proprio dai Gabrielli alla fine del ‘700.
In cantina abbiamo creato due nuovi vini: Altaica e Nero della Corte. Altaica è un bianco da uve Canaiolo bianco, da sempre presenti nel vigneto storico dello Sterparo, come le rose della antica varietà Altaica, piantate per tradizione all’inizio dei filari.
Nero della Corte è prodotto con le uve di Barbera provenienti dal vigneto del Colle della Corte e ricavate in origine dalla selezione massale delle viti presenti nel vigneto Sterparo.
Un Barbera che avevo sempre affinato separatamente ma che poi riversavo nell’assemblaggio del Colle della Corte.
foglio dati
Referenza specifica
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