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Denominazione: Toscana IGT - Produttore: CasteldelPiano Azienda Agricola - Nome in etichetta: Sassomano
Formato: 0,75L
Alcol: 14% vol.
Regione Toscana - Italia Centrale
Vitigni: Canaiolo 100%
Il vigneto: è costituito da otto varietà di uve con inerbimento spontaneo, circondato da siepi di arbusti nativi, ulivi, bosco e castagneto.
Il suolo: la vitalità del suolo viene mantenuta e incrementata con l’utilizzo del compost, mentre non vengono utilizzati nè fertilizzanti nè alcun prodotto chimico di sintesi. La coltivazione avviene secondo il metodo biologico.
Vinificazione: macerazione in barrique aperte per un anno. Affinamento: 5 mesi in acciaio, poi in bottiglia. Nessuna aggiunta di lieviti né altri prodotti enologici, solo piccole quantità di solfiti.
Coltiviamo il canaiolo – l’uva merla – su una terrazza naturale affacciata sul torrente. Questa varietà è la più tardiva e spesso viene vendemmiata in limpide mattine autunnali. Fermenta e affina in acciaio per 20 mesi prima del riposo in bottiglia.
Temperatura di servizio 14/16°C
Abbinamenti suggeriti:primi piatti di terra, carni rosse arrosto alla griglia, affettati e salumi, formaggi stagionati e media stagionatura
Situato nella Valle del Torrente Taverone, in un ambiente ricco di natura e di storia, il piccolo Castello dei Malaspina in cui ha sede CasteldelPiano è un frammento della Lunigiana medioevale, che ci è pervenuto con tutta l’atmosfera del suo glorioso passato.
Costruito nell’antichità a scopo di difesa delle coltivazioni agricole, fu poi trasformato in residenza nel sedicesimo secolo.
Dopo anni di abbandono rivive una nuova giovinezza, e mantiene ancora la sua funzione di salvaguardia del territorio e dell’agricoltura.
Da un’uva sana ed espressiva, ottenuta da un buon lavoro in vigna, ottenere un ottimo vino è un fatto lineare. L’importante è accompagnare la fermentazione spontanea con molta cura ed attenzione.
Non usare correttivi o additivi nè procedimenti invasivi in cantina significa rispettare la vitalità della materia e le sue caratteristiche. Il vino deve essere lo specchio del territorio dove viene prodotto, modulato nelle sue sfumature dall’andamento delle stagioni.
Solo il vino naturale è così. Per questo non aggiungiamo lieviti nè altri prodotti enologici, solo piccole quantità di solfiti.
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