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Denominazione: vino passito - Produttore: Monti Cecubi - Nome in etichetta: Dracontion
Formato: 0,50Lt
Titolo alcolometrico: 14,5%
Regione: Lazio
Vitigni: Falanghina, Fiano
Suolo: Argilloso/calcareo pietroso
Sistema di allevamento: Guyot Resa media: 40 qli per ettaro
Raccolta: Raccolta manuale delle uve e successiva maturazione su graticci
Età media delle vigne: 20 anni
Trattamenti delle vigne: Zolfo e rame in minime quantità
Vinificazione: Pressatura soffice, sedimentazione statica a freddo e fermentazione termocontrollata in acciaio inox
Maturazione: Affinamento in barriques di acacia per circa 2 anni
Zuccheri riduttori: 120 g/l
Acidità totale: 6,5 g/l
Passito che porta un nome di origine greca - Dracontion - che in greco significa "serpente" ed è il serpente presente nello stemma della città di Itri e dei Monti Cecubi. Secondo la leggenda è la mitologica figura dell'idra, il serpente a sette teste sconfitto da Ercole in una delle dodici fatiche. Da uve Fiano e Falanghina, appassite su graticci per 2 mesi. Dopo la fermentazione viene affinato in barriques di acacia per 2 anni.
Giallo dorato tendente all'ambrato, sentori di albicocca, miele e spezie dolci. Al palato dolcezza equilibrata dall'acidità, sapore ampio e di buona persistenza aromatica
Ottimo a fine pasto con dessert secchi e frutta secca, formaggi stagionati e/o erborinati
Temperatura di servizio: 14-16°
L'Azienda Agricola Biologica Monti Cecubi si trova a Itri, sulle colline a vista del mare di Sperlonga, terra d'origine dell'antico Vino Cecubo, tradizione risalente all'epoca della Roma repubblicana. Numerose sono le testimonianze di poeti latini sulla produzione di questo vino storico, di cui ne vengono decantate le qualità organolettiche, identificandone la precisa collocazione tra Fondi, Itri e Sperlonga.
Orazio, nella seconda ode ricorda che i vini Cecubi erano nascosti, come un bene prezioso sotto cento chiavi, ed erano superiori persino a quelli offerti negli opulenti banchetti dei pontefici.
Plinio il Vecchio, in una classifica dei migliori vini indicò per primo il Cecubo, il vino della nostra terra, tra le colline di Fondi e quelle di Formia.
Columella poi, nel De Re Rustica, individuò il sito di produzione del miglior vino dell' Impero romano sulle alture sopra la Spelunca, oggi Sperlonga. Ora il Vino Cecubo è tornato sulle nostre terre grazie alla riscoperta della viticultura biologica nell'ambito di questo fecondo territorio ricco altresì di bellezze naturalistiche.
I Monti Cecubi sono situati tra foreste di sughere sulle alture che si protendono dalla costa di Sperlonga. La composizione del terreno, l'esposizione, l'influenza del mare, l'escursione termica, forniscono ai nostri vigneti la capacità di produrre vini intensi, freschi e longevi, unici come la tradizione dell'antico vino.
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