Malvasia Carso DOC Bio 2020 - Az. Castelvecchio
Malvasia Carso DOC Bio 2020 - Az. Castelvecchio

Malvasia Carso DOC Bio 2020 - Az. Castelvecchio

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PERCHE' CI PIACE

Malvasia elegante con una leggera e gradevole nota aromatica, minerale, vivace in bocca e di equilibrata sapidità, un vino che può aprire un pasto e proseguire fino in fondo accompagnando pietanze estive vegetariane, omelette, piatti a base di frutti di mare o pescato.

INFO TECNICHE

Denominazione: Carso DOC - Produttore: Castelvecchio Società Agricola a R.L. - Nome in etichetta: Malvasia del Carso

Formato: 0,75L

Gradazione: 13,5%

Vitigno: 100% Malvasia

Zona di produzione: Sagrado - Il Carso goriziano è caratterizzato da un suolo arido e roccioso con poco strato di terra rossa ricca di ferro e calcare. La zona è sempre ventilata ed è influenzata dal vicino mare.

Tecnica di Produzione: Raccolta e selezione manuale delle uve. Pressatura soffice dei grappoli, fermentazione alcolica e successivo affinamento in sur lie acciaio.

MALVASIA DEL CARSO CASTELVECCHIO

Malvasia Carso DOC è un vino prodotto dall' Azienda Agricola Castelvecchio nell'altipiano appena sopra Sagrado. Il clima del vicino mare e le caratteristiche del suolo carsico conferiscono a questa Malvasia un timbro personale ed una stoffa superba.

La maturazione in bottiglia tende a indorare il colore paglierino. Il profumo particolare è caratterizzato da una leggera nota aromatica. Il sapore è elegante, vivace, maliziosamente sapido. Ottimo complemento a primi piatti con frutti di mare, è l'ideale abbinamento per il pesce alla griglia.

NOTE SENSORIALI

Visivo: giallo paglierino carico con riflessi dorati che si accentuano, restando vivaci con la maturazione in bottiglia

Olfattivo: spuma di gelsomino e zagara si uniscono con profumi di miele

Gustativo: al palato di grande sapidita' e frescezza con frutta a polpa gialla ed erbe officinali

MALVASIA DEL CARSO A TAVOLA

Abbinamenti: elegante e piacevole complemento a grigliate di pesce e pasta e zuppe con crostacei.

Temperatura di servizio: 10-12°

CASTELVECCHIO SI PRESENTA

Il Carso di Sagrado, località Castelnuovo, con rocce sporgenti su tutta l’area e dal generoso suolo di terra rossa finissima che diventa fango indelebile, con i misteriosi crateri circolari a forma di imbuto, che ricordano anche delle antiche arene.

I tristi cipressi, vigili a rievocare i tanti ragazzi che su questo sperone di roccia hanno sofferto, proprio in questo Bosco, Doline e Parco di Ligustri, Allori, Querce, Tassi, Magnolie, Lagestroemie, Alberi di Giuda, Tigli ancora sofferenti e contorti per le sventagliate ricevute durante i combattimenti.

Di molti altri alberi tutti centenari e testimoni fedeli, della Storia seppellita sotto la coltre dei secoli…… di queste memorie ancora vive la famiglia Terraneo si è appassionata recuperando, proprio su questo Carso goriziano, un antico possedimento di Villa Veneta dove oggi ha sede l’azienda agricola Castelvecchio.

Il visitatore che si inoltra sul primo balzo Carsico, nota subito l’incredibile pianoro aperto al cielo e il substrato roccioso su cui la tenuta affonda le sue antichissime origini. Castelvecchio Azienda Agricola, è un luogo strategico e le sue vedute si fissano per sempre nel cuore.

In una giornata limpida si può abbracciare con lo sguardo tutta la regione: il mare a sud, le grandi catene montuose fino al Nevegal a Nord, la pianura a Ovest e la sterminata landa carsica fino alla Slovenia ad est da dove arrivano i salutari venti di bora invernali ed estivi.

Dalla Torretta, nelle giornate limpide e con il canocchiale, si può vedere anche il Campanile di San Marco di Venezia.

I nostri ospiti sono abbagliati dall’immensità della cupola azzurra che sovrasta questa collina e anche dalla conformazione del suolo visibile in varie sezioni ed anche su una “lastra” di roccia appesa sulla parete della cantina.

Su questa roccia nascono i nostri vini, dopo avere scavato una trincea e collocato un impianto di sostegno idrico alle radici. Negli anni Settanta sono stati reipiantati sui terreni bonificati dagli ordigni bellici, gli stessi vigneti e varietà documentati già dal 1578: Terrano, Refosco, Malvasia, Verdiso e “pagadebiti” che probabilmente poteva essere la Vitoska dai grappoli grossi e serrati.

Oggi abbiamo dai 36/40 ettari vitati su una tenuta di 120 ettari totali che sono distribuiti tra il Parco, il Bosco secolare, sul cui limitare sono collocate 50 arnie che danno miele d’Acacia, Marasca, Frassino, Sambuco e di Ailanto.

Il pascolo degli asinelli (che forniscono un apporto organico naturale anche ai vigneti), la coltivazione degli ulivi (circa 600 da cui si ricava un olio fruttato intenso e limpido), gli alberi da frutto, e le zone lasciate a landa selvatica.

“Il clima del Carso è ideale per la vite e l’ulivo (piede asciutto e respiro dell’alito del mare!) La calura estiva diurna dona struttura al vino, la brezza fresca proveniente nelle notti estive da est, conferisce aromi freschi e persistenti che caratterizzano i nostri rossi e bianchi.

Dove c’è un terreno difficile, la vite sviluppa maggiore forza vitale ed anche i suoi frutti se ne avvantaggiano diventando portatori di questa sintesi benefica.

VINI CASTELVECCHIO AZ. AGRICOLA
MALCARSO-CH0002MV-CAST

Referenza specifica