

NAVIGA FACILE - TOCCA QUI | ![]() |
NAVIGA FACILE - TOCCA QUI | ![]() |
Sciccu di Cretapaglia di Antonello Canonico con il suo blend di uve autoctone (Guarnaccia Bianca, Mantonico Pinto e Guardavalle) per un vino che sa di territorio, quello della Calabria Settentrionale. Cura delle vigne e dell’uva, minimo intervento in cantina e semplice affinamento in acciaio. Sorso lungo, sapido e succoso.
Vinificazione: Macerazione per 24 ore sulle bucce, poi fermentazione spontanea con lieviti naturali in botti di slavonia e malolattica
Maturazione: Affinamento in vasche di cemento per circa 8 mesi e poi bottiglia
Varietà: Guardavalle, Guarnaccia Bianca e Mantonico Pinto
Filosofia produttiva: Naturale
Suolo: Argilloso
Sistema di allevamento: Guyot
Densità media: 4000 ceppi per ettaro
Resa media: 25 qli per ettaro
Raccolta: Manuale delle uve
Età media delle vigne: 20 anni
Trattamenti delle vigne: Rame e zolfo se necessario
Titolo alcolometrico: 12%
IL VINO
Sciccu in dialetto calabrese significa elegante, buono, ottimo. Sciccu è un vino che nasce dal lavoro armonico dell'uomo con la natura e con i suoi cicli, nella terza isola italiana, la Calabria. Le uve autoctone calabresi sono state trattate solo con zolfo e solfato di rame. E' un vino fatto con le mani e senza l'utilizzo di coadiuvanti enologici, non è stato filtrato, ed è per questa ragione che potrebbe essere presente un deposito naturale.
NOTE SENSORIALI
Colore giallo dorato con riflessi aranciati, al naso si sviluppano sentori di frutta esotica a polpa gialla, fiori d'arancio e note mielose.
In bocca gusto sapido, fresco e di buona persistenza.
Temperatura di servizio: 10°
Abbinamenti consigliati: Si abbina molto bene a primi calabresi, pesci grassi e con cotture non troppo complesse e carni bianche con erbe
L'AZIENDA CRETAPAGLIA SI RACCONTA.
San Marco Argentano, comune a 600 m slm sul versante orientale della Montagna Magna che anticipa la Catena Costiera, barriera montuosa davanti al Tirreno. Cretapaglia è il progetto di Antonello Canonico.
Tre ettari di vigne, recuperate in un territorio poco popolato e sottratte alla presenza imponente delle montagne.
Vigne spesso abbandonate, lascito di un'antica imponente emigrazione, spesso destinate a produzioni per autoconsumo. L'impegno di Antonello al recupero della memoria e al legame con gli anziani del territorio, diventando a sua volta custode del sapere e della tradizione, con il recupero di antichi varietali, Mantonico, Magliocco, Zibibbo, Greco Nero o Guardavalle, uvaggi che si possono ritrovare nei testi antichi della Magna Grecia.
Importanti escursioni termiche, suolo argilloso e vini dunque delicati, diretti, frutto di brevissime macerazioni.
A oggi nessun commento.